Creato dall’illustre professoressa Ida Rampolla, il museo ripercorre la storia dell'educazione e della didattica tramite preziosi e rari cimeli della scuola.
Il museo presenta una vasta collezione di materiali scolastici storici, tra cui spiccano i quaderni con copertine tematiche. DA NON PERDERE
Queste copertine, colorate e dettagliate, variano dai disegni Liberty e foto della prima guerra mondiale, al Fascismo, opere letterarie, belle scritture, grandi personaggi storici, bellezze d’Italia, arti e mestieri, sport, animali, favole, arte e fumetti, fino ai quadernoni moderni di Anne Geddes.
Il percorso espositivo mostra l'evoluzione dell'arte del disegno e delle mentalità nel tempo.
Ad esempio, le copertine dedicate agli animali passano da favole moralistiche con animali antropomorfi e celebrazioni della caccia a un amore moderno per il mondo animale, influenzato da una nuova coscienza ecologica. Un altro tema centrale è rappresentato dai quaderni ispirati al "Libro Cuore" di Edmondo De Amicis, un classico della letteratura scolastica italiana, con illustrazioni che evocano i fotoromanzi e raffigurano scene celebri dei racconti mensili del libro.
I quaderni stranieri provenienti da Europa, India, Giappone e Sudafrica, accompagnati da grammatiche e dizionari di popolazioni come gli Zulù, che offrono una prospettiva sulle diverse metodologie educative globali.
Il museo espone anche antichi manuali scolastici, giochi didattici, lavagne di feltro, pallottolieri, calcolatrici, penne, pennini e calamai.
I testi didattici forniscono uno sguardo sulle concezioni pedagogiche del passato, con contributi di autori illustri come Luigi Natoli, Vanni Pucci, Giuseppe Fanciulli e Grazia Deledda.
Infine, una sezione è dedicata all’Università, con papelli, berretti goliardici, lauree in pergamena in latino, lavori e ricerche degli studenti, annuari scolastici, diplomi, pagelle, cartelloni e documenti storici di grande interesse.
APPROFONDIMENTI
Il Museo della scuola è ospitato nel Palazzo della cultura, profondamente legato alla storia della scuola polizzana.
Il monumentale edificio era infatti il Collegio dei Gesuiti, l’unico delle Madonie, in cui si svolgeva un corso di studi di alto livello che può essere considerato l’antenato del nostro Liceo classico.
Il Museo comprende anzitutto una ricca collezione di quaderni suddivisi per epoche storiche e per tematiche. Le copertine consentono di conoscere l’evoluzione delle tecniche grafiche ma anche i vari cambiamenti di usi e costumi attraverso il tempo e anche vari aspetti della storia della didattica. I quaderni Liberty, con le loro raffinate decorazioni floreali, riflettono l’eleganza della Belle Epoque.
Quelli del periodo della Grande Guerra costituiscono una preziosa testimonianza storica di luoghi e episodi legati al conflitto.
Quelli dell’epoca fascista illustrano, con chiari intenti propagandistici, le varie opere del Regime .Le copertine illustrate servivano anche, con le loro di argomenti, a coadiuvare i programmi scolastici: vi sono infatti intere serie dedicate alla storia, alla letteratura , ai personaggi celebri, alle bellezze d’Italia, alle scoperte scientifiche, allo sport ecc.
Quelle ispirate alle favole erano spesso opera di autentici artisti , come pure quelle a sfondo umoristico e caricaturale, che consentono oggi di conoscere la rappresentazione dell’infanzia attraverso il tempo. Si passa infatti dai bambini candidi e ingenui del periodo anteguerra ai protagonisti dei fumetti moderni, assai più smaliziati anche nelle battute scherzose.
Le copertine dedicate agli animali dimostrano a loro volta i cambiamenti di mentalità da una generazione all’altra: dalle favole a sfondo moraleggiante che presentano gli animali che parlano e agiscono come gli uomini e dall’esaltazione della caccia si passa , in epoca più moderna, a nuove forme di amore e di rispetto per il mondo animale, dovute a una nuova coscienza ecologica e animalistica.
Scompaiono, nei quaderni più recenti, divenuti quadernoni dalle copertine patinate , i riferimenti alla storia, all’attualità o ai personaggi celebri del mondo culturale, mentre compaiono le scene di violenza, come quelle ispirate a Spider-man.
Ma non mancano le copertine moderne dedicate all’arte , mentre la letteratura è presente solo con alcuni best-sellers, come Il piccolo principe o la saga di Henri Potter.
Altri quaderni interessanti, per la prima volta presenti in un museo scolastico, sono quelli stranieri, come quelli indiani, ispirati alla religione indù, o quelli giapponesi, che riflettono l’amore per la natura.
La raccolta dei libri di lettura e delle antologie dimostra l’attenzione dedicata un tempo alla scuola anche da parte di noti scrittori, come Luigi Natoli, Vanni Pucci, Giuseppe Fanciulli, Grazia Deledda ecc.
Vi sono anche alcune opere sulla storia locale scritte dagli alunni, specialmente polizzani e madoniti, che rivelano un impegno di studio e di ricerca degno di essere conosciuto e vi sono Annuari di varie scuole con importanti contributi scientifici degli insegnanti.
Ma è esposta soprattutto l’opera di un maestro , Ernesto Ciralli, che , nella seconda metà dell’Ottocento, fu il primo a promuovere a Polizzi, con i suo Racconti muti, l’insegnamento della lingua attraverso le immagini, anticipando molte moderne teorie. Grazie a quest’opera, premiata all’ Esposizione universale di Torino del 1898, Polizzi può rivendicare un vero e proprio primato, finora sconosciuto, nella storia della didattica.
Di particolare interesse anche i quaderni dedicati a un’arte oggi scomparsa, la bella scrittura e una relazione di una docente sull’argomento premiata con medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi del 1901.
Vi sono inoltre pagelle, attestati e diplomi di merito spesso artisticamente decorati, rilasciati anche ai bambini della scuola materna, a dimostrazione dell’importanza che si dava al riconoscimento del merito a qualsiasi età.
Tra il materiale didattico figurano inoltre un antico e raro esemplare di calcolatrice, numerosi giochi e la lavagna di feltro con le figurine autoadesive, considerata utile per stimolare l’inventiva .
La sezione dedicata all’Università presenta alcuni rarissimi papelli, come quelli rilasciati non solo alle matricole ma anche ai neolaureati, e inoltre berretti goliardici, artistici antichi diplomi di laurea, ecc.
Il materiale esposto proviene dalla collezione privata della Presidente della Biblioteca, isp. Ida Rampolla del Tindaro, che lo ha donato al Museo.
Si sono aggiunte successivamente numerose donazioni di amici ed estimatori, i cui nomi sono elencati in un apposito pannello.
Dove
Via Garibaldi, 13 - Palazzo della cultura, Polizzi Generosa
Giorni di apertura
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 ingresso solo con visita guidata su prenotazione
Info aggiuntive
Ingresso gratuito