La Settimana Santa a Polizzi Generosa: tra devozione e arte.
Durante i festeggiamenti della Pasqua, Polizzi e i suoi abitanti vengono travolti da un forte senso di devozione che si traduce in suggestive e solenni celebrazioni all’interno delle splendide Chiese e lungo i pittoreschi vicoli del borgo.
Dopo la caratteristica lavanda dei piedi in Chiesa Madre svolta il Giovedì Santo, il giorno seguente, di Venerdì, un emozionante spirito di addolorato affetto e adorazione invade i polizzani.
Essi si raccolgono attorno al dolore di quella che è una delle processioni più silenziose ed emozionanti di Sicilia: la processione della Madonna degli Agonizzanti della Badia Nuova.
La statua della Madonna, di stile andaluso, è ornata da uno splendido elegante manto nero in pizzo con decorazioni in oro realizzato dallo stilista Domenico Dolce.
Al calar della sera, la luminosa Addolorata, situata di fronte la dorata custodia sacra più grande di Sicilia, viene accompagnata in spalla al di fuori della Chiesa per percorrere le vie del borgo, illuminate dalle candele dei fedeli, in una triste processione ritmata solo dalle melodie funebri della banda.
La Madonna e la statua del Cristo morto sostano negli angoli più monumentali del paese.
I portatori e le donne, entrambi vestiti dallo stilista Dolce in abiti neri di tutto rispetto, scortano le statue e avanzano con passi lenti e cadenzati.
Terminata la Processione, i fedeli si stringono un’ultima volta attorno le statue del Cristo e dell’Addolorata con il sottofondo di una passionevole marcia musicale.
Durante la celebrazione del Sabato Santo, il clero esce dalla chiesa lasciata al buio e si dirige verso un braciere.
Dopo un breve saluto, il celebrante benedice il fuoco e accende il Cero Pasquale, che poi viene benedetto con una croce, le lettere Alfa e Omega e le cifre dell'anno.
Il celebrante inserisce cinque grani di incenso nel cero, simbolizzando le Cinque Piaghe di Gesù.
Il diacono inizia una processione con il Cero Pasquale, intonando "Lumen Christi", a cui il popolo risponde "Deo Gratias".
La processione entra in chiesa, con le candele accese dai fedeli, e quando arriva al presbiterio, le luci della chiesa vengono accese.
Il Cero Pasquale viene incensato e inizia la Liturgia della Parola, la più ricca dell'anno.
Dopo ogni lettura e salmo, il celebrante recita una preghiera. Si cantano le Litanie dei Santi, e il celebrante benedice l'acqua del Battistero immergendo parzialmente il Cero Pasquale e poi asperge il popolo.
Il Lunedì dell’Angelo, il giorno dopo Pasqua, gli abitanti di Polizzi non solo festeggiano la Pasquetta con allegre e numerose feste nelle campagne, ma celebrano anche la morte del Santo Patrono Gandolfo avvenuta nel 1260.
La celebrazione si svolge all’interno della chiesa medievale di San Nicolò de Franchis, proprio di fronte la stanza, diventata ora cappella, dove morì il Santo.