Prima tappa: Piazza Santissima Trinità
Affacciatevi sulla piazza da cui si aprono maestosi panorami sulle valli e sui monti siciliani, le stesse terre attraversate da San Gandolfo, monaco francescano lombardo del 1200, per raggiungere Polizzi Generosa, una delle poche città del re e crocevia di pellegrini e viaggiatori. Da qui, verso nord-ovest, ammirate le valli che si estendono fino al mare e scoprirete l’eremo di San Gandolfo, il primo luogo sacro della zona, costruito per commemorare il primo miracolo del Santo.
BORGESE GENIUS LOCI
«È un 17 settembre, il giorno del patrono, San Gandolfo, un francescano lombardo che camminò fino alle Madonie e il bordone gli fiorì di gelsomini gigli. Non è più stagione di gigli; ma ho ancora alle narici, e in ogni poro, l’aroma e l’azzurro di un giorno di settembre fra quei monti e il mare.»
G.A. Borgese, Nature morte, Melone e gelato, Corriere della Sera, Mercoledì 19 marzo 1952
Seconda tappa: via Garibaldi e Chiesa di Maria SS Assunta
Camminate lungo le antiche vie di Polizzi, scenario di secoli di vita religiosa e di profonda devozione. Questo borgo ospita oggi poco meno di trenta chiese che raccontano storie di fede e celebrazioni suggestive, come le molteplici processioni svolte durante l’anno in onore di San Gandolfo, dove il silenzio religioso dei vicoli si alterna alle festose piazze animate dalla banda musicale e dai sapori autentici della tradizione, il tutto avvolto dalle sontuose facciate di chiese e palazzi nobiliari, giardini pensili e scalinate monumentali.
BORGESE GENIUS LOCI
«C’è stata la bellissima processione, col santo di legno policromo portato a braccia, e l’evoé – o veramente: Viva viva San Gannorfu – dei portatori e del popolo alle pause e ai passaggi; e dietro il santo i preti, in camice – tanti, nel comune di cinquemila anime e trenta chiese – con le candele in mano – ma la fiamma quasi non si vede, tanta è la luce del cielo – e le litanie […]»
G.A. Borgese, Nature morte, Melone e gelato, Corriere della Sera, Mercoledì 19 marzo 1952 ora in Gandolfo Librizzi, Il viaggio di un cosmopolita. Il percorso umano e culturale di Borgese attraverso le lettere ai familiari, Palermo University Press, 2022, p. 164
Tappa finale: Chiesa di Maria SS. Assunta, chiesa di San Gandolfo La Povera, Chiesa di San Nicolò de Franchis
Scoprite la ricchezza dell’arte sacra dedicata a San Gandolfo, che visse a Polizzi per soli quaranta giorni, divenendo però simbolo di una devozione che dura da più di 700 anni. All’interno della Chiesa Madre di Maria SS. Assunta, il luogo della sua prima predica, ammirate l’urna d’argento che custodisce le reliquie del santo, scolpita con incredibile maestria da Nibilio Gagini. Ammirate anche l’imponente Arca Marmorea, un maestoso complesso scultoreo che racconta la vita del santo in ogni dettaglio. Proseguite poi verso la Chiesa di San Gandolfo La Povera e la Chiesa medievale di San Nicolò de Franchis. Nella prima potrete osservare opere singolari e un dipinto di Giuseppe Salerno che raffigura il patrocinio di San Gandolfo e mostra Polizzi come appariva nel 1600. Infine, concludete la vostra visita alla Chiesa di San Nicolò, situata lungo la Via Francigena e vicino all’antico quartiere ebraico, dove il santo morì. Questo luogo sacro conserva ancora oggi simboli di tradizione popolare legati alla memoria del santo.
BORGESE GENIUS LOCI
«Gli scampanii, l’incenso, i mortaretti, i tamburelli, i lunghi desinari, le mani conserte.Nel pomeriggio l’attrattiva maggiore è la fiera nella Piazza Grande. Ci sono pannine stoviglie; l’attraversa un ariete o torello inghirlandato; soprattutto ci sono le bancarelle con un po’ di balocchi, e i torroni, i mandorlati, i duri di menta, la liquirizia, perfino gelati. Ma la nostra casa è lontana; è sull’ultimo sprone del colle».
G.A. Borgese, Nature morte, Melone e gelato, Corriere della Sera, Mercoledì 19 marzo 1952 ora in Gandolfo Librizzi, Il viaggio di un cosmopolita. Il percorso umano e culturale di Borgese attraverso le lettere ai familiari, Palermo University Press, 2022, p. 164